A gennaio e febbraio Villaga, piccolo centro dei Colli Berici, è la meta preferita di appassionati alla ricerca di questa prelibatezza. Stiamo parlando del raperonzolo, pianta della famiglia delle campanule, che da queste parti può vantare una lunga tradizione in cucina, al punto che il “Ranpussolo de Villaga” (come lo chiamano qui) ha saputo varcare i confini della provincia berica per diventare una specialità gourmet molto ambita, con estimatori presenti un po’ in tutto il Veneto. Merito di questo exploit va certamente riconosciuto alla rassegna enogastronomica organizzata da Comune e ristoratori Confcommercio della zona (con il patrocinio della Pro Loco e della Provincia) che inizierà quest’anno il 24 gennaio: un’occasione per gustare le tante varianti in cucina di questa specialità, la cui originalità sta nel sapore della sua radice bianca, buona e salutare visto che è ricca di vitamina C e minerali.
“Sapevamo di poter contare su un ottimo prodotto, ma il successo che sta ottenendo il nostro ranpussolo è comunque una bella sorpresa – conferma il sindaco di Villaga Eugenio Gonzato –. Dobbiamo pensare che non si tratta di una pianta facile da portare in tavola, perché richiede molto tempo per prepararla. Ciò nonostante, grazie anche all’impegno di un gruppo di produttori che ne hanno avviato la coltivazione, e alla dedizione dei nostri ristoratori, il Ranpussolo de Villaga è diventato un po’ il simbolo del nostro territorio. Abbiamo iniziato in sordina e ora siamo alla quarta edizione della rassegna, non possiamo che essere molto soddisfatti”.
Nei prossimi due mesi, come si diceva, il “Ranpussolo de Villaga” sarà in menu nei ristoranti del paese per accontentare tutti coloro che vorranno assaporarlo. Infatti, se fino a poco tempo fa le quantità di prodotto proveniente dalla sola raccolta spontanea erano limitate, oggi il raperonzolo autoctono non è solo prerogativa di pochi “eletti”. Alcune aziende agricole della zona hanno cominciato a coltivarlo con ottimi risultati, come sottolinea Giovanni Frison, assessore del Comune e produttore: “Le superfici coltivate sono raddoppiate rispetto allo scorso anno e il prodotto conserva in tutto e per tutto le caratteristiche di quello spontaneo. Peccato che quest’anno le quantità siano state comunque un po’ penalizzate da alcune problematiche che hanno diminuito la resa produttiva, ma i quantitativi dovrebbero essere sufficienti a soddisfare la domanda”.
Dal campo alla tavola il passo è breve: i ristoratori hanno così il vantaggio di “giocare in casa”: “I classici non mancano mai nei menu di questo periodo – spiega Walter Donello, ristoratore e presidente della delegazione Confcommercio di Villaga -. Ogni anno però cerchiamo anche di studiare nuovi modi di proporre il Ranpussolo de Villaga e anche in questa edizione della rassegna ci sono parecchie novità e curiose varianti”.
L’esordio, venerdì 24 gennaio alla Trattoria Sabrina di Villaga (tel. 0444 886030) è nel segno della tradizione, con piatti forti le fettuccine al ranpussolo e il salame ai ferri accompagnato da insalata di ranpussoli conditi con lardo e aceto.
Originale la serata di venerdì 31 gennaio alla pizzeria all’Alpino di Pozzolo di Villaga (tel. 0444 868163) dove gli antipasti, tutti a base di ranpussolo (tra cui una particolare frittatina) saranno seguiti da una serie di pizze a tema. Il ranpussolo sarà abbinato a prosciutto crudo di cinghiale, oppure a uova strapazzate, o ancora a lardo di colonnata o semplicemente da solo, in “bella vista”.
Venerdì 7 febbraio tocca alla Trattoria Berica di Pozzolo di Villaga (tel. 0444 868391) per una cena che prevede un mignon di cacciottina con mostarda delicata di ranpussoli tra gli apertivi di benvenuto, delle frittelle salate di riso e ranpussoli tra gli antipasti, una crema di “ravizze” con crespella di ranpussoli e guanciale croccante come primo e uno spiedo accompagnato da ranpussoli insalata come secondo. Venerdì 21 febbraio, infine, la serata al Barbagianni di Toara di Villaga (tel. 0444 888362), con crêpes di ranpussoli, tastasale e crema di radicchio tra i primi; coppa di maiale alle nocciole con crema di ranpussoli tra i secondi.
Non si pensi, poi, che il “Ranpussolo de Villaga” non sia adatto al dolce: a dimostrarlo ci ha pensato la Trattoria Berica proponendo come dessert dei bignè caramellati ripieni con marmellata di ranpussoli e un “salame” dolce con ranpussoli canditi, nocciole e cioccolato. Mentre il Barbagianni proporrà una torta di grano saraceno con ranpussolo dolce e frutti di bosco.
Ce n’è, davvero, per tutti i gusti.