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L’occasione la offrono quindici locali de “I Ristoratori di Vicenza”, coordinati dal mandamento Confcommercio di Schio, che il prossimo dieci febbraio daranno il via ad una rassegna unica nel suo genere, perché si snoda attraverso le stagioni (è in scena fino all’estate del 2012) e viaggia attraverso i territori. “Il nostro obiettivo è quello di valorizzare l’intera offerta gastronomica delle nostre vallate – spiega Renato Cumerlato, capo categoria della Fipe-Confcommercio di Schio – e di far scoprire a chi ama la buona tavola le particolarità esistenti in ogni comune. A mio avviso, infatti, le differenze nel preparare prodotti semplici come i salumi, gli gnocchi, i funghi, la carne, la pasta fatta in casa, costituiscono l’autentica ricchezza della nostra ristorazione e fa di questi locali degli autentici baluardi della tradizione, in grado di preservare, rinnovare e proporre una cucina attenta alle peculiarità del territorio”.
In effetti, a scorrere le serate proposte dalla rassegna “Natura e Sapori”, si nota questo fil rouge che unisce il gusto ai luoghi: le primizie stagionali sono quelle della Val d’Astico; gli gnocchi sono quelli di Tonezza; la sopressa è quella di Valli del Pasubio; le trote sono del Rio Freddo, ad Arsiero; i sapori del bosco sono quelli della zona di Faedo a Monte di Malo; la selvaggina è della Val Leogra, i sapori della primavera vengono dalla Val Posina o dal Summano; mentre le erbette spontanee sono raccolte tra la Val Leogra e la Val d’Astico.
Quindici tappe da buongustaio, dunque, per costruire, come in un saporito puzzle, una vera e propria mappa dei sapori dell’Altovicentino.