La Guida Espresso ai migliori ristoranti d’Italia premia il Vicentino: su 13 realtà venete che ottengono una votazione da “3 cappelli” in su, ben 6 sono berici a dimostrare l’alta qualità espressa dagli chef del territorio. Ma c’è di più: è grande la soddisfazione per il risultato ottenuto dal ristorante La Peca di Lonigo, guidata dai fratelli Nicola e Pierluigi Portinari (in sala Cinzia Broggian), che conferma i “4 cappelli” (il massimo è 5), ma soprattutto riceve il primo “Cappello d’oro” consegnato per la prima volta dai curatori della guida nella nostra regione, un riconoscimento che distingue i ristoranti ai vertici da anni (da non scordare che La Peca si fregia anche di 2 Stelle Michelin).
Sugli allori anche La Tana Gourmet di Asiago, guidata dallo chef Alessandro Dal Degan con Enrico Maglio, che festeggia un doppio traguardo: la conquista dei “4 cappelli” (nel 2020 erano 3) e la nomination come “ristorante sostenibile d’Italia” che va a premiare l’impegno dello chef sui temi della cucina anti-spreco e attenta all’impatto ambientale (non a caso l’Università del Gusto di Vicenza ha in programma un corso sul menù antispreco tenuto proprio da lui - "La cucina sostenibile: menu' antispreco di Alessandro Dal Degan"). Da ricordare, ovviamente, che La Tana ha al suo attivo anche una Stella Michelin.
Come si diceva, però, le soddisfazioni in territorio berico non mancano, perché la Guida espresso assegna i 3 cappelli anche ad altri 4 locali vicentini: gli stellati Aqua Crua di Barbarano Mossano dello chef Giuliano Baldessari; il Casin del Gamba di Altissimo con lo chef Antonio Dal Lago; l’Hotel Europa-Stube Gourmet di Asiago con lo chef Alessio Longhini; lo Spinechile Resort di Schio con lo chef Corrado Fasolato.
A tutti vanno i complimenti di Confcommercio Vicenza e l’applauso dei tanti cultori della buona tavola che qui trovano certamente il massimo dell’eccellenza nei piatti e nel servizio.