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Tra i primi piatti, incuriosiscono certamente una calda “Crema di castagne” , ma anche gli “Gnocchi di polenta su crema di verza con ricotta affumicata di Montegalda”, quasi la quintessenza della scarna madia invernale.
La serata prosegue con delle “Costine di maiale al fumo con broccolo fiolaro di Creazzo e purè di patate dell’Altopiano”. Tutto da scoprire il modo con cui gli chef delle Buone Tavole dei Berici prepareranno la carne: prima bollita, poi impanata con cipolla abbrustolita e quindi al forno.
“Chi dice che oggi non esiste più la cucina della tradizione – spiega il giornalista Luigi Costa che presenterà la serata – fa quanto meno un errore di valutazione. Certo, i metodi di cottura sono cambiati nel tempo, e molto. Ma la forza della nuova cucina italiana sta proprio nell’applicare tecniche e conoscenze moderne per salvaguardare i sapori e le tradizioni del nostro infinito patrimonio gastronomico”.
Un messaggio, questo, che i ristoratori de Le Buone Tavole dei Berici vogliono trasferire anche agli chef del futuro. Non a caso, nel corso della cena, si assisterà ad un’altra puntata del 1. concorso “Memorial Severino Trentin” riservato a sette studenti dell’Istituto Alberghiero Artusi di Recoaro Rerme. Per Giulia Cumerlato sarà un’emozione presentare proprio nel ristorante di Severino, la Trattoria Zamboni, il suo pre-dessert in concorso: un “Morlacco del Grappa e Stravecchio di Asiago, con marmellate di pomodori verdi e di mele cotogne”.
Per prenotazioni e maggiori informazioni sulla serata (dal costo di 45 euro), visitare il sito www.lebuonetavoledeiberici.it.